Archivio | aprile, 2012

Come affrontare la pausa di riflessione

29 Apr

Di solito la pausa di riflessione riguarda soprattutto le coppie consolidate che vogliono prendersi un momento per riflettere sulla relazione, prima di mandarla definitivamente al macero. Certo, di solito la pausa di riflessione viene decisa da uno dei due, mentre l’altro la subisce.

Questo rende tutto più difficile, perché per chi sta dall’altra parte accettare l’interruzione, seppur temporanea, è difficile. Tuttavia, ci sono delle piccole avvisaglie che ci potrebbero far capire quando la fatidica pausa sta per arrivare. Di solito prima della richiesta di una pausa di riflessione, la coppia non passa un momento felice.

Tutte le relazioni sono caratterizzate da alti e bassi, ma quando i bassi superano i momenti belli, allora la richiesta di una pausa può arrivare da un momento all’altro. Perché? Perché si crea una sorta di incomunicabilità tra i due partner e questa è la cosa più difficile da combattere, perché sintomatica di qualcosa che non va. In questo caso cosa fare? Quello che consigliamo spesso: parlare, cercare il dialogo, confrontarsi con il partner, cercando di evitare sia la pausa che la rottura.

Il vero amore resiste alle difficoltà, specialmente se si ritrova la strada del dialogo. Ovviamente non diamo per scontato che si tratti di una cosa semplice, anzi tutt’altro. Però vi diamo un consiglio: fate molta attenzione alle parole che il partner utilizza per chiedervi questa pausa. Se inizia con “dobbiamo parlare” piuttosto che “devo ritrovare me stesso/a” allora cacciate le antenne e cercate di capire se non sia solo una scusa per scaricarvi in maniera soft e senza troppe responsabilità.

In chiusura, però, vi ricordiamo una cosa fondamentale: se la pausa si trasforma in una rottura definitiva, allora, forse, non si trattava proprio dell’uomo o della donna giusta. Questa è una verità che non ci si dovrebbe mai dimenticare.

Gli uomini e il calcio: quando una partita crea problemi di coppia.

27 Apr

Gli uomini amano il calcio sopra ogni cosa: questo è un comune denominatore di quasi tutti gli esseri di sesso maschile. Naturalmente, quando sono single la cosa non disturba, anzi crea momenti di aggregazione. Ma quando sono in coppia quasi sempre il calcio crea problemi. Perché?

Perché le donne di solito non hanno questa passione e proprio non riescono a digerire il fatto che il loro compagno preferisca passare un pomeriggio, una sera o anche più, incollato al teleschermo a vedere le partite o andando allo stadio piuttosto che passare del tempo con loro. Scatta quindi la competizione e aumenta l’avversione verso lo sport.

Bisognerebbe però tentare di ovviare al problema, onde evitare che questo si tramuti in cose ben più gravi che possono logorare il rapporto. Per questo motivo tentiamo di dare qualche consiglio alle donne che si trovano in questa situazione e credono che il loro compagno ami più il calcio di loro. Innanzitutto, se la cosa è circoscritta tentate di chiudere un occhio, in modo che il vostro compagno apprezzi il vostro sforzo: questo non potrà che giovare al rapporto.

Ma se proprio non riuscite a sorvolare, allora parlatene con il vostro lui: se il vostro fidanzato è troppo dedito al calcio fategli presente che per voi è un po’ un problema e tentate di trovare insieme una soluzione condivisa che riesca a mediare tra la vostra e la sua posizione. Rendetevi però conto che essere troppo intransigenti è comunque sempre una cosa negativa che non porta  a nulla di buono.

Superare la litigiosità

24 Apr

Le liti si sa che sono all’ordine del giorno, specie in una coppia. Però se sono continue ed insistenti possono anche rovinare il rapporto. Cosa fare allora, per evitarle o, comunque, tentare di risolvere la situazione nel migliore dei modi? Innanzitutto, se litigate spesso significa che alla base c’è un qualche problema di coppia, per cui forse è il caso di risolverlo al più presto prima che la coppia scoppi.

Per cui interrogatevi per bene e fatelo anche con il partner: in questo modo capirete dove risiete il vero problema che vi fa litigare perché spesso si litiga per una banalità ma il motivo reale e latente è un altro. Capirlo può essere la chiave per risolvere a monte il problema e, perché no, non litigare più.

Va detto anche che ogni tanto un litigio che scuota la coppia può fare bene, perché si tratta di uno stimolo che può riaccendere una dinamica che si stava spegnendo. Ecco allora che ci sono litigi e litigi. In ogni caso il suggerimento principale che ci sentiamo in dovere di dare è di non esagerare mai troppo, specialmente con le parole, perché la giustificazione che nei momenti di rabbia si dicono anche cose che non si pensano veramente è valida sino a quando l’offesa non diventa troppo grande. Allora in quel caso forse è meglio pensarci prima di vedere la propria coppia sgretolarsi.

Fine di una coppia: come recuperare un amore

22 Apr

Quando una storia finisce, una coppia arriva al capolinea, c’è quasi sempre chi lascia e chi viene lasciato e questo provoca dolori, soprattutto in chi subisce la decisione.

Ma cosa fare in questo caso? Meglio rassegnarsi o provare a salvare il salvabile, sempre ammesso che ci sia? Per rispondere alla domanda che abbiamo appena fatto, consigliamo vivamente un attimo di introspezione, grazie al quale, nella maggior parte dei casi, si riesce a prendere coscienza dell’accaduto, analizzandone le eventuali cause.

In questo modo potrete non solo accettare la realtà dei fatti, ma anche capire se c’è qualcosa da provare per rimettere insieme i cocci. Prendete, quindi, un attimo di distacco dal problema, un momento tutto per voi. Analizzate al meglio la situazione e ponderate se vale la pena o meno partire alla riconquista.

Qualora la risposta è sì, allora bisogna prima chiarire con se stessi dei punti. Il momento della auto-analisi è importante per capire se si è in grado o meno di affrontare la situazione. Innanzitutto, ci sono delle domande da farsi: quali sono stati i nostri errori? Quali quelli del partner? C’è la forza di recuperare? Ne vale la pena? Si è pronti a un eventuale no? Solo rispondendo a queste domande sarà possibile capire se è il caso o meno di ripartire alla riconquista. In quel caso, siate quanto più sinceri possibile e mantenete i piedi per terra.

Convinzioni che uccidono la coppia

18 Apr

Le convinzioni che uccidono un rapporto di coppia sono tante e di varia natura, così come vari sono i rapporti che si istaurano tra due persone che provano dei sentimenti e che tentano di costruire un futuro insieme. Ovviamente ce ne sono alcune più deleterie di altre.

Cerchiamo, per venirvi incontro, di presentarvi le principali, o meglio quelle che sono più spesso causa di rotture. Innanzitutto, una convinzione che ammazza la coppia è quella che il partner non possa cambiare. Pensando ciò, quindi, si blocca anche il dialogo costruttivo con quest’ultimo, perché si pensa che questo non possa recepire l’invito a modificare qualche suo comportamento o a smussare degli angoli del proprio carattere. Non c’è nulla di più sbagliato, perché anche il nostro cervello è fatto per l’apprendimento: pertanto, con il debito dialogo, il partner potrebbe capire quali sono le cose che non vanno e, se interessato al benessere della coppia, modificare i suoi atteggiamenti venendo incontro all’altro.

Anche pensare che non ci sia nulla che possa modificare il rapporto, riaccenderlo, renderlo più vivo e, quindi, migliore, è una convinzione molto nociva e, nella maggior parte dei casi, anche abbastanza falsa. C’è sempre un qualcosa da provare: la cosa fondamentale è che lo si voglia entrambi.

A volte anche sentirsi non adatti alla situazione e alla piena soddisfazione dei bisogni del partner può creare dei problemi. In questo caso, però, bisogna lavorare su se stessi acquisendo autostima e cercando di capire che se il partner ci ha scelto è perché ci reputa all’altezza della situazione. In ogni caso, qualsiasi sia la vostra convinzione negativa, il dialogo con l’altra metà della coppia è sempre e comunque un buon modo per tentare di risolvere la situazione o, quanto meno, chiarirla.