Come capire se sta arrivando il momento del divorzio

1 Giu

Si dice che le donne hanno un sesto senso e questo, la maggior parte delle volte, è vero. Ma non perché abbiano davvero un senso in più degli uomini, ma solo perché riescono a leggere delle cose che sono invisibili a questi ultimi: segnali e sintomi che qualcosa nella coppia non va.

Che sia la presenza di un’altra donna, solo noia, problemi in generale, le donne lo capiscono prima che il loro uomo glielo dica. Pertanto, è possibile anche che le donne capiscano che il loro matrimonio sta per arrivare al capolinea. Ma come lo si può capire?

Ci sono dei segnali che, a nostro avviso, sono davvero inequivocabili. Primo tra tutti è sicuramente il calo del desiderio del marito. Un uomo che rifugge dal sesso con la moglie, probabilmente ha un’altra donna (ovviamente la mancanza di desiderio può essere causata anche da altro). Insomma, lo spettro del tradimento e la conseguente fine del matrimonio possono essere dietro l’angolo. Anche l’insoddisfazione può essere un segnale. Se il vostro partner ricorda con nostalgia i tempi che furono, significa che qualcosa nel presente non lo aggrada. Anche un uomo che non fa più con piacere quelle che prima erano piccole prassi quotidiane, o non dà più piccole attenzioni alla partner potrebbe essere deciso a porre fine al matrimonio.

Combattete la routine e provate a salvare il rapporto, se realmente ci tenete.

Calo del desiderio: le cause e come combatterlo

20 Mag

Spesso accade che in una coppia che sta insieme da molto tempo ci sia un calo del desiderio sessuale. In questo caso, diciamo che suddetto calo può anche essere ritenuto normale, anche perché dopo tanto tempo passato insieme si instaurano delle dinamiche che possono portare anche a prediligere delle altre cose al sesso.

Ma se il calo si verifica in una coppia “giovane”, nata da poco, allora è sintomatico di qualcosa che non va. Vediamo, allora, quelle che possono essere le principali cause di questo calo.

Innanzitutto, si può avere meno desiderio di fare sesso se nella coppia si vive un momento di comunicazione difficoltosa. In questo caso ci si parla poco e, quindi, viene anche poco la voglia di fare sesso. Anche passare meno tempo insieme da soli porta a un calo del desiderio. Trascorrere del tempo di qualità insieme al partner, infatti, è un potente afrodisiaco perché aiuta a cementificare il rapporto.

Inoltre, può anche accadere che ci sia un calo dovuto al fatto che dall’esterno vengono non pochi stimoli che distraggono l’attenzione altrimenti focalizzata sulla coppia. Ogni giorno siamo esposti a non poche sollecitazioni esterne, anche di tipo sessuale talvolta, e questo ci può far perdere interesse nei confronti del partner, dato che si fiuta la possibilità di una situazione più intrigante e particolare.

Ma cosa fare se questo calo del desiderio colpisce proprio la nostra coppia? Bisogna innanzitutto capire qual è la causa del calo e avere la voglia e il tempo di superare il momento. Bisogna riaccendere la passione coinvolgendo tutti i sensi. In questo modo il desiderio può essere riacceso e si può superare il momento di impasse. Qualora il partner non risponda alle vostre sollecitazioni, allora forse c’è un problema che va ben oltre e che dovrebbe essere affrontato in modo diverso

Come chiudere senza troppo dolore.

11 Mag

Una coppia può stare insieme per sempre, ma altre volte capitano delle cose che la fanno scoppiare. Le ragioni sono molteplici ma, il più delle volte, le relazioni finiscono perché semplicemente l’altro o l’altra non sono l’anima gemella che ci si aspettava. Tra le cause di rottura ci sono la noia, l’incompatibilità di carattere, il cambiamento di una delle parti della coppia, una delusioni, un tradimento: insomma i motivi che fanno rompere una coppia sono tantissimi e variano da caso a caso.

Ma assodato questo, qual è il modo più indolore per chiudere una relazione arrivata al capolinea? Sì perché far soffrire qualcuno è davvero qualcosa che non porta a nulla, se non al dolore di una persona che non se lo merita. Sebbene la fine della relazione arriva sempre per una qualche ragione, il dolore gratuito inflitto a una persona che fino a poco tempo prima si amava non è mai una bella cosa. Con questo non vogliamo dire che bisogna essere gentili a tutti i costi, ma essere onesti senza dover necessariamente ferire l’altro. Evitate anche le frasi del tipo: “è colpa mia”, “ho bisogno di riflettere”, “ci devo pensare un po’”: è meglio chiudere se si è fermamente convinti di quello che si vuole.

Naturalmente la persona che viene lasciata in un primo momento ci resterà male, ma poi vedrete che se ne farà una ragione e non ci saranno rancori di sorta perché avrete chiuso in maniera onesta.

Come affrontare la pausa di riflessione

29 Apr

Di solito la pausa di riflessione riguarda soprattutto le coppie consolidate che vogliono prendersi un momento per riflettere sulla relazione, prima di mandarla definitivamente al macero. Certo, di solito la pausa di riflessione viene decisa da uno dei due, mentre l’altro la subisce.

Questo rende tutto più difficile, perché per chi sta dall’altra parte accettare l’interruzione, seppur temporanea, è difficile. Tuttavia, ci sono delle piccole avvisaglie che ci potrebbero far capire quando la fatidica pausa sta per arrivare. Di solito prima della richiesta di una pausa di riflessione, la coppia non passa un momento felice.

Tutte le relazioni sono caratterizzate da alti e bassi, ma quando i bassi superano i momenti belli, allora la richiesta di una pausa può arrivare da un momento all’altro. Perché? Perché si crea una sorta di incomunicabilità tra i due partner e questa è la cosa più difficile da combattere, perché sintomatica di qualcosa che non va. In questo caso cosa fare? Quello che consigliamo spesso: parlare, cercare il dialogo, confrontarsi con il partner, cercando di evitare sia la pausa che la rottura.

Il vero amore resiste alle difficoltà, specialmente se si ritrova la strada del dialogo. Ovviamente non diamo per scontato che si tratti di una cosa semplice, anzi tutt’altro. Però vi diamo un consiglio: fate molta attenzione alle parole che il partner utilizza per chiedervi questa pausa. Se inizia con “dobbiamo parlare” piuttosto che “devo ritrovare me stesso/a” allora cacciate le antenne e cercate di capire se non sia solo una scusa per scaricarvi in maniera soft e senza troppe responsabilità.

In chiusura, però, vi ricordiamo una cosa fondamentale: se la pausa si trasforma in una rottura definitiva, allora, forse, non si trattava proprio dell’uomo o della donna giusta. Questa è una verità che non ci si dovrebbe mai dimenticare.

Gli uomini e il calcio: quando una partita crea problemi di coppia.

27 Apr

Gli uomini amano il calcio sopra ogni cosa: questo è un comune denominatore di quasi tutti gli esseri di sesso maschile. Naturalmente, quando sono single la cosa non disturba, anzi crea momenti di aggregazione. Ma quando sono in coppia quasi sempre il calcio crea problemi. Perché?

Perché le donne di solito non hanno questa passione e proprio non riescono a digerire il fatto che il loro compagno preferisca passare un pomeriggio, una sera o anche più, incollato al teleschermo a vedere le partite o andando allo stadio piuttosto che passare del tempo con loro. Scatta quindi la competizione e aumenta l’avversione verso lo sport.

Bisognerebbe però tentare di ovviare al problema, onde evitare che questo si tramuti in cose ben più gravi che possono logorare il rapporto. Per questo motivo tentiamo di dare qualche consiglio alle donne che si trovano in questa situazione e credono che il loro compagno ami più il calcio di loro. Innanzitutto, se la cosa è circoscritta tentate di chiudere un occhio, in modo che il vostro compagno apprezzi il vostro sforzo: questo non potrà che giovare al rapporto.

Ma se proprio non riuscite a sorvolare, allora parlatene con il vostro lui: se il vostro fidanzato è troppo dedito al calcio fategli presente che per voi è un po’ un problema e tentate di trovare insieme una soluzione condivisa che riesca a mediare tra la vostra e la sua posizione. Rendetevi però conto che essere troppo intransigenti è comunque sempre una cosa negativa che non porta  a nulla di buono.